All’avanguardia nella ricerca e innovazione globale
Sede di alcune delle università più antiche e alcuni tra i politecnici più rinomati al mondo, l’Italia è all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione globale, guidando i progressi tecnologici con e per aziende nazionali ed internazionali.
Enti di ricerca e competence center altamente specializzati promuovono la collaborazione con l’Industria, garantendo un ambiente favorevole per il trasferimento tecnologico e l’open innovation.
Piattaforma Knowledge Share - Where Innovation Happens
Knowledge Share (KS) offre agli investitori esteri un'opportunità unica per accedere all'eccellenza dell'innovazione italiana. La piattaforma, progetto congiunto del Ministero delle Imprese e del Made In Italy – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (MIMIT – UIBM), Associazione Netval e Politecnico di Torino – finanziata nell’ambito del PNRR, progetto NextGeneration EU - è la più grande “matchmaking platform for deeptech innovation” in Italia.
Con un portfolio di oltre 2.500 schede di brevetti e startup universitarie, gli investitori possono esplorare gli output dei progetti di ricerca, contattare i team di progetto e avviare collaborazioni. Accesso gratuito e navigazione facilitata attraverso filtri per settore, keyword e altro ancora.
il CNR vanta una grande storia, dal primo computer italiano sviluppato con Olivetti nel 1961, alle recenti scoperte nella fotonica sul trasferimento ultraveloce delle informazioni e sull'elaborazione dei dati. 88 istituti a livello nazionale lavorano in molteplici ambiti come ingegneria, scienze mediche, scienze naturali, ICT e microelettronica.
Agenzia Nazionale ENEA
si distingue per le sue innovazioni ecologiche, dai pionieristici biocarburanti a base di alghe, allo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili per le missioni spaziali. Con progetti come la produzione di bioplastica da scarti agricoli, l’ENEA è un attore trainante nel settore delle tecnologie ambientali.
Istituto Italiano di Tecnologia
si pone come un faro di eccellenza nella ricerca applicata. Con i suoi 10 centri, l'IIT è un pioniere dell'innovazione nella robotica e nelle interazioni uomo-robot (l'IIT ha creato uno dei robot più avanzati al mondo, l'iCub), nella nanotecnologia e nella scienza dei materiali.
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
i ricercatori dell'INFN approfondiscono la Fisica delle Particelle e l'Astrofisica, contribuendo in modo significativo alla comprensione delle leggi fondamentali dell'universo. L'INFN ha avuto un ruolo chiave nella scoperta del bosone di Higgs al Large Hadron Collider.
Hub per la cooperazione tecnologica
Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di tecnologia, l’Italia si è dotata di hub collaborativi per l'Industria ed il mondo accademico, promossi a livello istituzionale e finanziati da fondi pubblici dedicati:
8COMPETENCE CENTER fungono da hub collaborativi dove la Ricerca pubblica converge per supportare le imprese nell’innovazione di prodotti e servizi attraverso l’adozione delle tecnologie Industria 4.0, grazie a competenze avanzate e ad impianti pilota.
5 CENTRI NAZIONALI DI RICERCA Campioni delle tecnologie abilitanti chiave Creati e finanziati nell'ambito del PNRR, i 5 Centri raccolgono le eccellenze della Ricerca e dell'Industria sparse su tutto il territorio nazionale. Strutturato come “Hub & Spokes”, dove l'Hub coordina le attività di ricerca svolte da Spoke qualificati su tutto il territorio nazionale. I Centri mirano a creare filiere nazionali per la Ricerca Industriale.
L'Italia è una Superpotenza nel campo dell'High Performance Computing
Grazie ai suoi 17 supercomputer, l'Italia detiene il 6,3% della potenza di calcolo globale (4° paese al mondo). Una leadership fondata su infrastrutture di eccellenza come il Supercomputer pre-exascale Leonardo.
Fonte: Top500 Supercomputers ranking (2025).
Leonardo è ospitato presso il Tecnopolo di Bologna per i Big Data ed è accessibile alle aziende per lo sviluppo di nuove applicazioni in settori come l'intelligenza artificiale, la medicina, la progettazione di farmaci e materiali, la bioingegneria, e le previsioni meteorologiche.
L'Italia è anche sede di uno dei supercomputer non governativi più potenti al mondo (5°), l'HPC6 di ENI, che funge anche da supercomputer di ricerca, in particolare per scopi energetici (ad esempio, fusione a confinamento magnetico, magneti superconduttori, studi sul plasma, tecnologie solari).
Un sistema della Ricerca altamente produttivo
La Ricerca scientifica italiana si posiziona come la più produttiva a livello globale, classificandosi al 1° posto nel mondo con 85,2 pubblicazioni e 2.318 citazioni per 100 ricercatori.
Inoltre, l’Italia è il 1° paese al mondo per produttività dei brevetti presso l’Ufficio Europei dei Brevetti (EPO) – dimostrando la straordinaria qualità e affidabilità dei prodotti del sistema di R&S italiano.
Fonti: Elaborazioni su dati SCImago e OCSE (1996-2023), EPO (2023).
N.B.: per la misura della produttività (rapporto tra numero di brevetti e domande totali) sono stati considerati solo i paesi con almeno 500 richieste di brevetto all'EPO.
Italia protagonista nei settori scientifici più rilevanti
L’Italia è tra i principali paesi al mondo per numero di citazioni scientifiche (6° nel mondo, 2° in UE).
Fonte: SCImago (2023).
Nodo cruciale nei network europei ed internazionali
Nel Paese sono presenti circa 4.000 tra enti di ricerca e imprese che attivano più di 1 milione di collaborazioni nell’ambito dei progetti Horizon.
L’Italia è il 2° Paese in Europa per partecipazione e riconoscimenti nei Programmi Horizon:
European Innovation Council Pilot
SME Instrument
Seal of Excellence
L’Italia è 2° nel mondo (1° in Europa) nella classifica del Green Complexity Potential Index, che misura la capacità di un paese di aumentare la propria competitività nella produzione e nelle esportazioni di beni e tecnologie per la Transizione Verde.
L'impulso innovativo dell'Italia nella Transizione Verde emerge anche dalla massiccia partecipazione nei recenti «Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo» (IPCEI) per Batterie e Idrogeno, contraddistinti dal maggior livello di finanziamento pubblico (oltre 2 miliardi di euro) e numero di soggetti coinvolti.
Fonti: Cordis EU Research Results e Horizon 2020 Statistics; Green Transition Navigator, su studi dell’Università di Oxford (2022).
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