Microelettronica & Semiconduttori
L’Italia è fortemente impegnata a rafforzare e consolidare il proprio ruolo strategico come centro europeo per le tecnologie microelettroniche e dei semiconduttori. Con il lancio dell’European Chips Act, che mobiliterà una straordinaria quantità di risorse per aumentare la ricerca sui chip, la capacità produttiva e la cooperazione internazionale, l’Italia si pone in prima linea nella definizione del futuro del settore microelettronico europeo, grazie al suo vasto tessuto industriale ed innovativo.
Forte impegno dell’Italia a supporto della crescita e dell’innovazione
Al fine di potenziare l’intera filiera della microelettronica e dei semiconduttori, l’Italia ha intrapreso una serie di iniziative che rendono il Paese particolarmente attrattivo per gli operatori internazionali del settore. Attraverso queste misure straordinarie, l’Italia sta gettando le basi per la creazione di un polo mondiale per la ricerca, sviluppo e produzione nel campo della microelettronica.
FONDO NAZIONALE
Fondo Nazionale multimiliardario per la Microelettronica
Nel 2022, l’Italia ha annunciato il Chips Fund, un fondo nazionale multimiliardario per sostenere le attività industriali e di ricerca nel settore dei semiconduttori.
NATIONAL CHIPS ACT
Piano Nazionale sulla Microelettronica
Il Paese è anche in fase di formulazione del National Chips Act, che include una serie di misure dedicate al rafforzamento dell’ecosistema dei chip italiano, come la formazione e l’educazione, attività di R&S, e riduzione della burocrazia. Una componente fondamentale del Piano è il credito d’imposta R&S microelettronica. Con una mobilitazione di risorse pari a 530 milioni di euro, il credito copre spese legate al personale, macchinari e attrezzature fino al 2027.
CHIPS.IT: LA FONDAZIONE NAZIONALE
Il Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore
Il Governo italiano ha approvato di recente un piano di investimenti pari a 225 milioni di euro per stabilire il Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore a Pavia. Il Centro, inaugurato nel mese di Novembre del 2023, con la supervisione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, promuove il design e lo sviluppo dei circuiti integrati, rafforza la formazione professionale nel settore microelettronico, e funge da rete di università, centri di ricerca e imprese dedicate all’innovazione e al trasferimento tecnologico.
CONTRIBUTO AGLI IPCEI
Il contributo dell'Italia agli IPCEI sulla microelettronica
Il contributo italiano all’impegno dell’UE nel rafforzamento del settore della microelettronica e dei semiconduttori è ampiamente dimostrato attraverso il suo coinvolgimento attivo agli Important Projects of Common European Interest (IPCEI). Infatti, l’Italia ha confermato la sua dedizione impegnando le sue aziende e centri di ricerca nei due round degli IPCEI dedicate specificamente alla microelettronica, con un’allocazione di oltre 1 miliardo di euro.
2° nell’UE per numero di imprese microelettroniche
L’industria italiana della microelettronica e semiconduttori rappresenta un dinamico ecosistema di imprese impegnate nella manifattura e in attività di ricerca. Le imprese italiane operanti nella microelettronica sono fondamentali per diversi settori trainati da tecnologie all’avanguardia, come ICT, automotive, robotica, meccatronica ed energia. L’Italia vanta una posizione di leadership in Europa per numero di imprese produttrici di componenti e schede elettroniche, evidenziando il ruolo centrale del Paese per il futuro tecnologico del continente.
Fonte: Eurostat (2022).
+57% crescita dell’export di dispositivi a semiconduttore
L’industria italiana è fortemente orientata all’export, grazie alla sua strategica posizione geografica, all’accesso al mercato europeo, ed un comparto manifatturiero di eccellenza. Negli ultimi cinque anni, le esportazioni di dispositivi a semiconduttore (diodi, transistor e simili) hanno raggiunto una crescita del +57%, maggiore di quanto registrato dalle altre due maggiori economie europee.
Fonte: International Trade Centre (2018-2022).
€ 1,2 MLD di investimenti in R&S in attività legate alla microelettronica
Gli investimenti italiani in R&S nel mondo dell’elettronica ha raggiunto un valore di quasi 1,2 miliardi di euro, confermando il suo ruolo di polo dinamico in Europa per condurre attività di ricerca. Tale leadership è supportata innanzitutto dagli investimenti effettuati da imprese domestiche ed internazionali, che fanno leva sulle competenze uniche degli ingegneri e dei centri di ricerca italiani.
Fonte: Istat (2021).
Centri di ricerca specializzati nel campo della microelettronica
L’Italia ospita un ecosistema della ricerca, sviluppo ed innovazione unico, caratterizzato dalla presenza e attività di istituti di fama internazionale, offrendo le condizioni ideali per innovazioni di punta nel settore della microelettronica. Nello specifico, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – il più grande istituto pubblico di ricerca in Italia – conta almeno cinque centri di ricerca specializzati in settori legati alla microelettronica, come materiali innovativi, nanotecnologie, telecomunicazioni, fotonica e optoelettronica.
Unisci al settore italiano della Microelettronica e dei Semiconduttori
Aziende come STMicroelectronics, GlobalWafers, Vishay, SONY, ASM e Infineon hanno già investito nell’industria microelettronica e dei semiconduttori italiana. L'Italia offre delle ottime opportunità di business per un'ampia gamma di attori.